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Il segreto di Pimé, Pimène o Pimeno è protetto dalla grande roccia del monte Cucuzzaro, dito pietrificato di Dio, che esalta la bellezza della creazione del luogo immerso nel verde intenso della vallata, dai girasoli danzanti al lieve soffio del vento, quanto, in passato, dal roseo colore del pescheto fiorito del barone Camarda. Da qui lo sguardo si proietta verso Santa Eufemia (le cui reliquie furono portate dai Cavalieri Templari). Terra vicina all'antica Crissa da Crisso il re della Focide, che scelse questi luoghi dopo la guerra di Troia (1194 d.C. - 1184 d.C.). Il luogo attestato anche come motta, cioè dotata di castello, fu terra di passaggio alternativo dei pellegrini, che dal nord Europa, qui giuntovi, proseguivano verso l'antica Hipponion (Vibo Valentia), poi continuare verso Scilla e imbarcarsi per la Sicilia da dove proseguire verso la Terrasanta.